CAFECILLO

Dalla Riserva Karen Mogensen, un Ambasciatore speciale della Biodiversità di Costa Rica in Italia

Comunicato stampa FpS                                                  24 agosto 2023

Esemplari di una rara pianta autoctona, endemica di Costa Rica, il Cafecillo (Erythrochiton gymnanthus), ha viaggiato per 11.000 Km in cinque tappe per arrivare in Italia dove sarà mantenute nelle migliori condizioni nelle serre tropicali della Fondazione Minoprio in Provincia di Como e studiate in condizioni variate di clima e luminosità..

È stato possibile inviare ufficialmente le piantine, cresciute nel vivaio della Riserva Karen Mogensen di Asepaleco nella penisola di Nicoya, grazie ad un permesso speciale di esportazione di biodiversità rilasciato dal SINAC (Resolución No PE-CUSBE-108-2023) per motivi di ricerca e collaborazione scientifica e con significativi risvolti culturali.

Le piantine infatti sono attualmente studiate nella Stazione Biometeo “Italia Costa Rica” della Riserva Karen Mogensen, in un interscambio con ricercatori dell’Università UNED di Costa Rica (Prof. Mary Ocampo Araya) e tali ricerche verranno implementate nei laboratori della Scuola di Agronomia della Fondazione Minoprio (prof. Dante Valenzisi) in un progetto approvato dal SINAC (Resolución N° ACT-OR-DR-126-2023).

La possibilità di inviare esemplari di biodiversità fuori da Costa Rica è un evento più unico che raro e ha richiesto una lunga e rigorosa trafila di documenti e certificazioni da presentare agli Enti governativi di Costa Rica che dopo opportune verifiche hanno rilasciato i permessi.

Questo progetto contempla due componente di alto interesse, da un lato poter avanzare le conoscenze su questa specie molto peculiare per poter arrivare alle più appropriate azioni per la sua conservazione e dall’altro stimolare l’interesse e aumentare la consapevolezza di un largo pubblico sull’importanza di preservare la specie e nel contempo mostrare il grande sforzo compiuto da Costa Rica per conservare la sua biodiversità attraverso il settore pubblico e privato con la partecipazione di Organizzazioni non governative (ONGs) come ASEPALECO.

La sfida e l’obbiettivo che si vorrebbe raggiungere sono promuovere una sensibilizzazione ambientale utilizzando il Cinema come mezzo per “muovere coscienze”, ciò non sarebbe stato possibile senza l’idea, l’entusiasmo e la partecipazione della regista e produttrice cinematografica, Guia Zapponi della G-Film Productions che desiderava realizzare una pellicola di fiction, il cui titolo è “La Teoria di Grace”, la cui trama si sviluppa Italia e Costa Rica.   

A tal fine ha cercato “location” di natura in Costa Rica e una pianta peculiare che potesse essere la protagonista non umana del film. Su suggerimento e invito del prof. Dario Sonetti, dell’Associazione Foreste per Sempre OdV e attuale Direttore Scientifico della Stazione di Ricerca Bioclimatica “Italia Costa Rica” nella Riserva Karen Mogensen, la regista ha scelto la Riserva per girare delle scene del film e la pianta del Cafecillo come soggetto particolare da utilizzare nella vicenda filmica che ha uno sfondo ecologista.

Oltre la regista Zapponi, sono numerosi gli attori che hanno partecipato alla riuscita di questo progetto, dall’Associazione Asepaleco di Costa Rica che attraverso la sua Presidente Patricia Slump, ha donato le piantine del proprio vivaio, al prof. Sonetti che ha curato tutti i passaggi pratici e istituzionali per poter arrivare a questa spedizione, ai vari funzionari del SINAC con i loro preziosi suggerimenti e aiuti, tra cui Henry Ramirez Molina, Miguel Mendez Garcia e Celso Alvarado Murillo. Un importante supporto per la spedizione degli esemplari di cafecillo è stato dato dai produttori filmografici di Costa Rica  Victor Barriga e Michael Araya Oviedo.

Per la parte italiana, è stata fondamentale la disponibilità della Fondazione Minoprio che, attraverso l’interessamento della Dott. Roberta Peverelli del CTS della Fondazione, ha reso possibile l’accoglimento nelle proprie serre delle piantine che ivi verranno mantenute e studiate a cura del prof Valenzisi e del suo staff; dell’Associazione Villa del Grumello che realizzerà nel suo Giardino Botanico, in collaborazione con la G Film Productions, il progetto per le Scuole “CINEMA E NATURA” organizzato e seguito dai gestori Chiara Bignami e Filippo Arcioni che servirà a promuovere il valore della biodiversità tra i giovani e far conoscere al pubblico italiano la ricchissima natura tropicale di Costa Rica e lo sforzo che sta facendo il Paese centroamericano attraverso le sue Istituzioni pubbliche e private per conservarla come patrimonio del pianeta.

Benvenuto quindi Cafecillo in Italia, la tua discreta ma importante presenza, si spera, ci renderà più ricchi e consapevoli!

“Nel momento storico che stiamo vivendo il viaggio di questa pianta può diventare un simbolo di unione: unione tra Paesi, unione tra persone e unione tra l’essere umano e la natura.”

Guia Zapponi

L’Erythrochiton gymnanthus è un albero o arbusto in via di estinzione della famiglia delle Rutaceae. È endemico del Costa Rica. Il genere Erythrochiton è composto da sole dodici specie ed è originario della regione neotropicale.

L’Erythrochiton gymnanthus raggiunge un’altezza compresa tra 1,5 e 6 metri. I rami giovani sono glabri. Ogni ramo porta un ciuffo di foglie. Le foglie unifoliate alterne sono lunghe da 14,5 a 36,4 centimetri e larghe da 3,5 a 11 centimetri. Le foglie sono obovate o oblanceolate, talvolta oblanceolate strette. Sono cuneati e decorrenti alla base. La superficie adassiale liscia del picciolo è compresa tra 0,5 e 3 cm. I fiori sono bianchi. La corolla ha un diametro compreso tra 4,5 e 6 centimetri. Il frutto è una capsula formata da 4-5 carpelli glabri di 1,6-1,9 cm. Il periodo di fioritura va da aprile a luglio. 

L’Erythrochtion gymnanthus è minacciato a causa delle malattie fogliari e della frammentazione del suo habitat. Foreste per Sempre ODV dai primi anni ’90 ha protetto e incrementato la foresta dell’attuale “Refugio de Vida Silvestre Reserva Karen Mogensen” e con lei tutta la biodiversità compreso questo splendido arbusto diventato ambasciatore di biodiversità.